Smart City: un mercato da 900 milioni di euro

Il 39% dei comuni italiani con oltre 15.000 abitanti nel 2022 ha avviato almeno un progetto di Smart City. E l’89% delle amministrazioni che hanno avviato progetti negli ultimi anni vuole continuare a investire in nuove iniziative. Secondo la ricerca dell’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano, il 2022 è stato un anno positivo per il mercato della Smart City, caratterizzato da una crescita del + 23% rispetto al 2021, arrivando a 900 milioni di euro. A pesare di più sono applicazioni ormai consolidate, come illuminazione pubblica, smart mobility, smart metering e smart building (12%). E grazie ai primi fondi assegnati del PNRR crescono anche soluzioni legate all’energia, come smart grid e comunità energetiche rinnovabili.

Progetti destinati ad aumentare in futuro

Il 41% dei comuni afferma di voler investire in iniziative di Smart City nel prossimo triennio. L’anno scorso era il 33%. In particolare, questi comuni si concentreranno sullo sviluppo di progetti di smart mobility, smart building, e analisi dei dati legati al turismo, alla mobilità e agli eventi in città, tutti ambiti che hanno grande potenziale per lo sviluppo di soluzioni connesse e integrate. In netto contrasto è la posizione dei comuni che non hanno ancora avviato progetti. Tra questi, solo il 28% si dichiara interessata a implementarli nei prossimi anni.

Un tema che inizia a essere conosciuto dal grande pubblico

Secondo un’indagine svolta in collaborazione con BVA Doxa, il 65% dei cittadini ha sentito parlare di Smart City, a cui la maggior parte associa il concetto di ‘città innovativa’. Il 64% reputa però ancora futuristica e distante la realizzazione di una città interamente smart. Solo l’11% esprime un parere pienamente positivo su quanto implementato, mentre il 47% crede che si potrebbe fare di più.
Il 35% poi non ritiene adeguata l’offerta digitale in città. In particolare, lamenta soprattutto difficoltà nel trovare parcheggio (54%), pessime condizioni del manto stradale (53%), criminalità e vandalismo (39%), eccessivo livello di traffico e trasporto pubblico carente (37%). È chiaro, dunque, come le priorità suggerite dai cittadini siano fortemente legate ai temi della mobilità smart e della sicurezza (41%).

Più investimenti grazie al PNRR

L’82% dei comuni ha in programma investimenti finanziati con fondi del PNRR, puntando su digitalizzazione, sostenibilità e inclusione. Degli oltre 17 miliardi di euro di finanziamenti del PNRR dedicati alle città intelligenti 2,9 rientrano nella Missione 1, relativa alla digitalizzazione della PA, ma gran parte del potenziale smart del PNRR deriva dalla Missione 2, relativa alla rivoluzione verde e transizione ecologica. Oltre dieci miliardi e mezzo (10,7) sono infatti allocati a soluzioni finalizzate ad aumentare l’efficienza energetica e la sostenibilità in chiave Smart Land.  La Missione 5 invece prevede finanziamenti ad hoc per le città, con 2,5 miliardi destinati ai Piani Urbani Integrati, che mirano a migliorare le periferie di 14 Città Metropolitane, e 1 miliardo destinato a progetti di rigenerazione urbana.