Usa, altro che lavoro: i dipendenti utilizzano i dispositivi aziendali per usi personali 

Secondo un recente sondaggio condotto da ExpressVPN, molti dipendenti americani stanno sprecando centinaia di ore lavorative ogni anno per svolgere attività personali sui loro dispositivi di lavoro. L’indagine, che ha coinvolto 2.000 dipendenti che lavorano da remoto e in modalità ibrida nel Regno Unito e negli Stati Uniti, ha rivelato che solo il 33% delle ore annuali previste dal contratto viene effettivamente dedicato alle attività lavorative. 

Quali sono le attività personali più “praticate” sui dispositivi aziendali?

Con l’aumento del lavoro ibrido e a domicilio, molte aziende hanno fornito ai dipendenti dispositivi di lavoro da utilizzare nella comodità della propria casa, tra cui laptop, desktop, telefoni e microfoni. La ricerca ha rilevato che oltre due terzi dei lavoratori statunitensi hanno ammesso di utilizzare il computer di lavoro per controllare le email personali (70%), svolgere attività personali generali, come leggere le notizie o cercare informazioni online (69%), fare acquisti online (65%) e navigare sui social media (64%). In particolare, il sondaggio ha rivelato che il 41% dei lavoratori ammette di aver trascorso 196 ore lavorative all’anno per guardare film hard su un dispositivo di lavoro e 200 ore per accedere al dark web. Inoltre, gli uomini si sono dimostrati più inclini a utilizzare i dispositivi di lavoro per attività personali rispetto alle donne. 

Quasi impossibile farla franca

Tuttavia, l’indagine ha anche evidenziato che l’84% dei dipendenti che hanno utilizzato il computer di lavoro per navigare nel dark web è stato contattato dal proprio datore di lavoro.  Inoltre l’83% è stato contattato per aver guardato film porno e l’81% per aver giocato d’azzardo online. Insomma, farla franca dinanzi a simili comportamenti è quasi impossibile. 
Per questi dipendenti, la ripercussione più comune è stata una formazione sull’uso appropriato dei dispositivi di lavoro, che il 28% ha ricevuto dal proprio datore di lavoro. Il 25% ha invece ricevuto un ammonimento verbale.

Occorre una formazione adeguata ai dipendenti

Lauren Hendry Parsons, portavoce di ExpressVPN e difenditrice della privacy, ha sottolineato l’importanza di fornire ai dipendenti una solida formazione in materia di sicurezza per comprendere i rischi che si corrono e evitare attacchi di phishing. “È preoccupante la quantità di tempo che gli americani dedicano ad attività personali durante l’orario di lavoro, soprattutto se utilizzano i loro dispositivi di lavoro per queste attività” ha ribadito Hendry. “Questo non riguarda solo la produttività, ma può influire negativamente sui livelli di rischio per la privacy e la sicurezza dell’azienda”.