La Nautica italiana prende il largo: risultati economici eccezionali

Il 2021 verrà ricordato come uno degli anni d’oro della nautica italiana: il settore ha infatti chiuso con un fatturato a 6,1 miliardi di euro, con un incremento record di 31,1% rispetto l’anno precedente. E’ questo uno dei dati più significativi – e di vanto – contenuti nella nuova edizione di Nautica in Cifre – Log, l’annuario statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in partnership con Fondazione Edison, presentato durante il Salone Nautico di Genova. 

Il miglior incremento di fatturato da sempre

Dalla presentazione emerge come il 2021 per l’industria italiana della nautica si sia rivelato l’anno con il migliore incremento di fatturato di sempre e come l’anno nautico appena concluso abbia assicurato solide prospettive anche per il 2022, consolidando una crescita strutturale. “Considerando gli scenari economico-politici che stiamo attraversando – con forti criticità sul fronte dell’approvvigionamento delle componenti, imprevedibili fluttuazioni dei prezzi e della disponibilità delle materie prime e una sempre più evidente scarsità di manodopera specializzata” si legge nella nota che accompagna i dati “si tratta di un risultato eccezionale per le nostre imprese. I numeri sono chiari: il fatturato globale del settore è passato da 4,6 miliardi del 2020 a ben 6,1 miliardi del 2021. L’incremento registrato rispetto all’anno precedente è stato del +31,1%: un dato straordinario che consente non solo di compensare il lieve calo registrato nel 2020, ma di portare il fatturato del settore a livelli pressoché analoghi a quelli del biennio record del 2007-2008”. 
Tra i motivi del successo, c’è sicuramente l’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica nautica, che nell’anno scorrevole terminato a marzo 2022 hanno toccato il massimo storico di 3,37 miliardi di euro, con gli USA primo mercato in assoluto per i nostri cantieri (485 milioni di euro, pari a una quota del 16,4%). Altri fattori determinanti sono i portafogli ordini dei cantieri italiani di yacht e superyacht, che per molti operatori coprono addirittura il prossimo triennio.

Un settore che impiega oltre 26mila addetti

Anche l’occupazione ha fatto registrare risultati positivi, testimoniati da una crescita per il complesso della filiera del +3,2% (+10,3% per la produzione cantieristica). Dietro questi risultati la capacità di fare sistema sia a livello nazionale e che territoriale e il forte investimento in qualità, competenza, innovazione e sostenibilità. Molto interessanti, inoltre, i dati relativi ai moltiplicatori della filiera della nautica da diporto – 9,2 per l’occupazione e 7, 5 per quanto riguarda il valore aggiunto – che sono i più elevati tra le economie del mare. Gli addetti complessivi sono saliti a 26.350 rafforzando ulteriormente il trend occupazionale positivo (+9,7% rispetto al precedente anno) che ha caratterizzato trasversalmente tutti i comparti del settore, con una particolare incidenza nella costruzione di nuove unità (+14,7%) in cui sono impiegati quasi la metà degli addetti complessivi del settore (14.710).