La complessità del panorama politico globale frena la crescita

Emerge dall’Osservatorio sull’attrattività dell’Italia presso gli investitori esteri (Rapporto di primavera 2024) realizzato dal Censis per Aibe, Associazione Italiana Banche Estere. Sono due i fattori chiave che potrebbero influenzare significativamente le dinamiche della comunità internazionale: la possibile rielezione di Trump alle presidenziali americane (61,4%) e l’eventuale vittoria della Russia nei confronti dell’Ucraina (52,6%).

Fattore di rilievo anche il protrarsi della guerra in Palestina (24,6%), che solleva interrogativi sulla possibile escalation e l’estensione del coinvolgimento regionale. Parallelamente, preoccupa il rischio di un conflitto per l’indipendenza di Taiwan. 

La UE dopo le elezioni

Le elezioni europee di giugno 2024 assumono un’importanza fondamentale, poiché delineeranno il percorso futuro dell’Unione e la sua capacità di prosperare, o meno, in un contesto tutt’altro che stabile dal punto di vista politico e da quello economico. Su questo piano, meno di un terzo degli intervistati (29,8%) è ottimista, il 42,1% è piuttosto pessimista e il 28,1% non si esprime.

La convinzione che le prossime elezioni possano segnare un momento epocale nella costruzione dell’Unione è alimentata dalla prospettiva di una vittoria degli schieramenti europeisti, che rafforzerebbe gli sforzi di riforma e promuova l’adozione di politiche comuni in settori cruciali come difesa, politica fiscale e gestione della doppia transizione.

Strategia politica di difesa comune ed Eurobond

Considerando il livello di incertezza nel continente e nelle regioni circostanti, il 43,9% del panel sottolinea la necessità di un rafforzamento dell’attenzione verso il completamento della politica europea di Difesa Comune.

Tale iniziativa appare come cruciale per il progresso e l’unità dell’Unione, nonostante il Consiglio europeo si presenti ancora una volta diviso sulla possibilità di finanziare le nuove sfide, che si presentano con un nuovo debito emesso direttamente dall’Ue. La maggior parte degli esperti ritiene che l’emissione di Eurobond rappresenti una strategia preferenziale (53,6%).

Inflazione e ritardi del PNRR condizionano le prospettive dell’Italia

Tra gli eventi e i fenomeni che potrebbero condizionare prevalentemente la situazione economica e finanziaria dell’Italia nel 2024 le opinioni convergono su due fattori, il protrarsi dell’inflazione (57,9%) e i ritardi nell’attuazione del Pnrr (56,1%).

L’inflazione costante potrebbe erodere il potere d’acquisto delle famiglie frenando l’attività economica del Paese, mentre i ritardi nell’attuazione del Pnrr e delle riforme potrebbero compromettere gli investimenti e la competitività dell’Italia rallentando il processo di ripresa economica.

Minacce importanti sono anche i prezzi ancora elevati di materie prime ed energia (40,4%), e la recessione della Germania (36,8%). Ma preoccupa anche il ritorno del Patto di Stabilità e di Crescita e il rischio deflattivo per contenere il deficit e il debito pubblico (33,3%).