Cambia la beauty routine, meno profumi, più saponi

La pandemia e le norme anti-contagio cambiano le abitudini anche per quanto riguarda la cosmesi e il beauty, l’uso dei prodotti e gli acquisti. L’emergenza non solo ha contratto il comparto a livello globale, che registra un -12,8% di fatturato, e in Italia un -10,2%, ma ha prodotto un calo delle esportazioni del 16,5% e una contrazione del mercato interno pari al 9,6%, per un valore della bilancia commerciale vicino a 1,9 miliardi di euro.  A cambiare però sono anche le priorità. Ad esempio, sono calati i consumi di profumeria alcolica (-20 %), mentre sono aumentati quelli di saponi liquidi (+38%), così come sono cresciute le tinture per capelli fai da te (+30%). Il quadro del settore è stato delineato con l’indagine congiunturale presentata dal Centro Studi di Cosmetica Italia.

Ridotto l’acquisto dei rossetti a favore del make up occhi

“Il cosmetico resta un bene indispensabile, come la stessa pandemia ci ha ricordato, e le prospettive di ripresa per il 2021 sono legate alla natura anticiclica del comparto – spiega Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia -. Il percorso sarà solo più lungo del previsto, torneremo ai livelli del 2019 non prima del 2022”. Secondo l’indagine risulta ridotto anche l’acquisto dei rossetti, a favore del make up occhi, e per la pelle del viso, sottoposta allo ‘stress’ da mascherina. Sono tornati poi in auge i cosmetici per lo skincare in grado di lenire, idratare, e rigenerare.

Contrazioni per le vendite dirette, dati positivi per l’e-commerce

La stragrande maggioranza degli operatori è comunque ottimista, e il 46,1% è convinto che la ripresa sia già in corso, mentre per il 36,8% avverrà entro l’anno. Si tratta di un settore da 36.000 addetti, che arrivano a 400.000 con l’intera filiera, penalizzato soprattutto nei canali professionali, a causa dei lunghi mesi di chiusura. L’estetica ha registrato infatti un -30,5% e le acconciature -28,5%. Pesanti contrazioni anche per le vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza), che chiudono l’anno a -30% rispetto al 2019, quelle in profumeria (-27%) e in erboristeria (-26%). Mostra dati positivi invece l’e-commerce, che secondo i dati preconsuntivi vale 700 milioni di euro, +42% rispetto al 2019, riporta Ansa.

Tendenze: si alla sostenibilità, precipita l’anti-age

Il settore sembra tuttavia orientato a sfruttare quanto di positivo ha insegnato l’emergenza, che ha accelerato fenomeni già destinati a concretizzarsi a medio termine, come il cambiamento dei modelli di comportamento, ad esempio la dilatazione della beauty routine. Nel futuro dell’industria cosmetica la parola chiave però è sostenibilità, seguita da naturale o biologico, mentre precipita all’ultimo posto anti-age. Segnale di un cambio di passo che è cominciato sotto l’emergenza, ma si consoliderà nel tempo.