Covid e sport: le conseguenze sui giovani italiani

L’impatto del Covid-19 su ogni aspetto della nostra vita quotidiana è indiscusso, compreso quello sullo sport e l’attività fisica. L’interruzione della pratica sportiva ha giocato un ruolo importante in questa fase di emergenza sanitaria, e sicuramente la ripresa dell’attività fisica avrà un ruolo decisivo nel periodo post-pandemia, soprattutto per i più giovani. L’indagine di Ipsos dal titolo L’impatto del Covid sull’attività sportiva dei giovani, fornisce una fotografia della popolazione sportiva, che a causa della pandemia è stata costretta a cambiare improvvisamente il proprio stile di vita. Nello specifico, l’indagine ha definito le ripercussioni che tale cambiamento ha avuto sul settore, ma soprattutto sullo stato di salute psicologico e fisico degli sportivi, con un focus particolare sui minorenni.

L’impatto della pandemia su chi ha smesso di fare sport 

L’obiettivo principale dell’indagine, condotta per il Dipartimento per lo Sport e realizzata con la collaborazione dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive dello Spallanzani, il Policlinico Gemelli e l’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù, è quello di misurare l’impatto quantitativo determinato dai cambiamenti nell’attività sportiva dei giovani italiani, confrontando le pratiche pre- e in-Covid. Nonché quello di misurare l’impatto emotivo e le implicazioni in termine di salute mentale e fisica, generato dalle restrizioni legate all’emergenza sanitaria. 

Le ricadute a livello fisico e psicologico 

Gli attivi che praticavano sport nel periodo pre-Covid erano il 73% nella fascia 6-13 anni, il 59% in quella 14-19 anni, e il 20% tra gli adulti.  Con l’avvento della pandemia però gli abbandoni sono stati molto elevati: il 48% tra i piccoli, il 30% tra i ragazzi e il 26% tra gli adulti. Un terzo di coloro che hanno continuato ha cambiato attività, e più della metà ha cambiato modo di fare sport, con attività all’aperto e home fitness. Le ricadute psicologiche delle restrizioni dovute al Covid, invece, hanno avuto un impatto sullo stato d’animo in particolar modo dall’83% delle bambine e bambini appartenenti alla fascia 6-13 anni, e dall’85% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni.

Peggiorano le condizioni mentali dei ragazzi

Per quanto riguarda le condizioni mentali tra coloro che hanno dovuto smettere di fare sport, e i sentimenti maggiormente provati dai giovani italiani, rientrano stati di tristezza (55% tra i giovanissimi e 69% tra i ragazzi), apatia (53% tra i giovanissimi e 58% tra i ragazzi), ansia (40% tra i giovanissimi e 56% tra i ragazzi) e irascibilità (46% tra i giovanissimi e 43% tra i ragazzi). Quanto al ritmo sonno-veglia, il cambiamento è stato dichiarato dal 31% delle bambine e bambini appartenenti alla fascia 6-13 anni (di cui il 29% si è rivolo a un medico), e dal 39% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni (di cui il 25% ha assunto farmaci).