Uomini italiani, i più giovani sono a corto di ottimismo

Poco ottimismo e soprattutto tante differenze generazionali. Ecco lo spaccato del “sentire” maschile secondo l’Eruispes, che ha condotto un’analisi sugli uomini italiani per comprendere i diversi aspetti della loro vita quotidiana. In generale, i giovani sono più incerti rispetto al futuro, poco soddisfatti della propria posizione lavorativa e più pessimisti riguardo alla loro situazione economica. Nonostante ciò, spendono di più per se stessi, per il tempo libero e per la tecnologia e dedicano con maggiore frequenza parte dei loro risparmi al gioco d’azzardo.

Lavoro: più della metà è positiva riguardo al futuro

Il 64% degli uomini italiani intervistati risponde di avere un’occupazione contro il 36% che afferma di non lavorare. Tra i lavoratori si riscontra un certo ottimismo per quanto riguarda la possibilità di fare progetti per il futuro, ritenendo che la posizione lavorativa ricoperta consenta loro “abbastanza” di fare progetti per il futuro nel 46,3% dei casi e “molto” nell’11%; il 31,3% del campione afferma di poter fare “poco” progetti per il futuro e l’11,4% “per niente”. Poco meno della meta’ (48,8%) si sente “abbastanza” tranquillo nel sostenere spese importanti (mutuo, automobile, casa), ma esiste anche un 30,7% (una percentuale non da poco) che dichiara di potersi permettere poco questo genere di spese. Se si analizzano i dati per fasce anagrafiche, emerge che 4 lavoratori su 10 di età compresa tra i 18 e i 25 anni, affermano di non poter progettare “per niente” il proprio futuro. Sempre tra i giovanissimi si riscontra la percentuale più elevata di quanti si sentono “molto” costretti a dover cercare un nuovo impiego (20%), valore che scende progressivamente nelle fasce d’età successive.

Più sereni gli uomini del Nord-Ovest

Oltre all’età, conta parechcio anche l’area geografica in cui si abita. I lavoratori del Nord-Ovest sono quelli più convinti di ricoprire una posizione lavorativa che permette loro di fare progetti per il futuro, con il 57,3% che risponde “abbastanza” e il 16,5% “molto”; solo il 5,8% ritiene di non poter fare progetti e il 20,4% ne è poco convinto. Per buona parte del campione maschile intervistato, la situazione economica del Paese è rimasta pressochè stabile (41,5%), anche se i pessimisti che vedono un peggioramento superano quanti hanno percepito dei miglioramenti.

Economia italiana, i ragazzi sono pessimisti

Nel complesso, sono i giovani tra i 18 e i 24 anni ad avere una visione più pessimista sull’andamento dell’economia del Paese (il 27,7% ha avvertito un netto peggioramento). Il 45,6% degli uomini afferma di dover attingere ai risparmi per arrivare a fine mese e solo uno su tre arriva a fine mese senza grandi difficoltà. Poco più di un quarto degli intervistati (22,2%) riesce a risparmiare; affrontare spese mediche mette in difficoltà’ il 19% degli italiani e pagare le utenze il 28,5%. Fra quanti sostengono le spese di un mutuo, il 32,7% riscontra problemi nel pagare la rata, mentre per il 47,7% di quanti versano un canone di affitto questa spesa risulta faticosa da affrontare.