La pandemia e le tendenze nelle abitudini di acquisto

L’impatto del Covid-19 ha reso i consumatori più attenti alla sostenibilità e alle implicazioni dei temi ESG, ovvero ambiente, sociale e governance, nelle scelte di acquisto. Nonostante le chiusure dei negozi fisici, in particolare nel non alimentare, i negozi rimangono però la scelta prioritaria per lo shopping a livello globale. E il settore retail ha dovuto reinventarsi per soddisfare le esigenze dei clienti in fatto di salute e sicurezza legati all’emergenza sanitaria, e al tempo stesso, desiderosi di ricominciare con le abitudini di acquisto pre-Covid. È quanto emerge dalla Global Consumer Insights Pulse Survey di PwC, che evidenzia i fattori che influenzeranno significativamente i comportamenti di acquisto nei vari canali per brand e prodotti.

I fattori ESG a un punto di non ritorno

Sebbene la devozione a proteggere il pianeta sia stata spesso associata ai consumatori europei, la ricerca PwC mostra come gli intervistati a livello mondiale si stanno orientando verso scelte più sostenibili. Il 55% dei consumatori, ad esempio, conferma di acquistare da aziende che tutelano il pianeta, mentre il 54% preferisce prodotti con imballaggi eco-friendly. I consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti più salutari, locali e imballaggi sostenibili, a prescindere che l’acquisto avvenga online o in negozio.

I giovani e chi lavora in smart working preferisce fare la spesa online

Secondo le analisi PwC, il 64% dei consumatori che lavorano da casa preferisce fare la spesa online, rispetto al 55% di chi lavora fuori. Nel caso in cui lo smart working dovesse proseguire, le implicazioni per i grandi centri commerciali o i negozi nelle città più urbanizzate potrebbero essere notevoli, considerato che in base alle previsioni, la preferenza per gli acquisti di persona continuerà a scendere e si focalizzerà sui negozi più vicini al luogo di lavoro. Anche i giovani consumatori hanno più propensione ad acquistare online rispetto alle fasce di età più avanzata. Il 35% degli shopper della Generazione Z e il 43% dei Millennial sono più propensi a fare acquisti quotidiani o settimanali tramite il proprio cellulare rispetto alle controparti di età maggiore.

Chi dà priorità a salute e sicurezza compra meno nei negozi

Il 23% degli oltre 8.700 consumatori intervistati nella survey indica le “maggiori misure di salute e sicurezza” come fattori determinanti per gli acquisti in negozio. Questi stessi consumatori sono disposti anche a pagare di più per avere un prodotto più sano e più ecologico e svolgono più attività fra le mura domestiche. I consumatori della Grande Cina poi sono più interessati alla sostenibilità e meno a salute e sicurezza, e il 45% di loro acquista in negozio più di frequente rispetto all’Occidente. I consumatori della Grande Cina e del Medio Oriente inoltre sono più interessati alle tematiche ESG rispetto ad altre parti del mondo. Il 60% dei consumatori della Grande Cina e il 61% di quelli in Africa/Medio Oriente acquistano prodotti con imballaggi ridotti o ecologici.