I trend per il mercato del lavoro nell’anno della crescita digitale

Digital4Human Hr, organigramma liquido, ed employer branding. Sono questi alcuni trend che guideranno il mercato del lavoro nel 2020. Secondo l’indagine sui trend del mercato del lavoro 2020 condotta da InfoJobs, la crescita digitale in azienda è un trend chiave soprattutto per le aziende di grandi dimensioni, quelle con oltre 500 dipendenti, dove è indicato come prioritario dal 39% del campione intervistato. Il 32% del campione indica invece come prioritario il Digital4Human Hr. Ovvero, la tecnologia e la digitalizzazione al servizio del capitale umano. Ma nell’era digitale è l’intelligenza artificiale lo strumento imprescindibile per ricercare e selezionare i candidati in modo efficace, e valorizzare il capitale umano già presente in azienda.

Formazione continua e tailor made

Un altro trend riguarda l’upskilling e lo reskilling, la formazione continua e tailor made, fondamentale per il 27% del campione. Si tratta di un aspetto chiave soprattutto per le aziende di piccole e medie dimensioni, per le quali la formazione continua permette di lavorare su un duplice livello. Da un lato infatti valorizza le risorse grazie a un aggiornamento continuo, che permette di restare al passo con i tempi ed evolversi in linea con le rinnovate esigenze aziendali, mentre dall’altro permette di creare nuove figure professionali tailor-made, che non esistono sul mercato ma che possono essere formate solo on the job.

Nel 2020 l’organigramma è liquido

Il 2020, poi, sarà l’anno dell’organigramma liquido, con gli obiettivi che vincono sul cartellino. Secondo il 20,5% del campione la priorità e la valutazione delle performance si concentrano sempre più sugli obiettivi raggiunti, sull’autonomia e sull’empowerment, e viene meno la necessità del controllo gerarchico e della presenza in ufficio. Questa visione dà origine a un organigramma più liquido e orizzontale, sposato soprattutto dalle grandi aziende, mentre sembra più difficile da attuare per le Pmi e per alcuni settori specifici, il cui business non può prescindere da un’organizzazione strutturata. E l’employer branding non è più una tendenza, ma una vera e propria realtà per il 14% del campione. Che sia interna o esterna, in un mercato altamente competitivo per le aziende è fondamentale costruirsi una reputazione solida, che miri ad attrarre candidati e clienti, ma anche a mantenere alto l’engagement dei dipendenti.

La cultura d’impresa è una leva strategica

Se nel 2020 l’employer branding rappresenta un asset per le aziende, riporta Adnkronos, il purpose driven Hr fa della cultura d’impresa una leva strategica e differenziante (6,5%). Un trend ancora poco riconosciuto, ma che sta diventando sempre più evidente, e non solo per gli Hr. La scommessa per il futuro, e in qualche modo la premessa per arrivare davvero a un’organizzazione liquida funzionante, è quindi la creazione di una forte condivisione di valori e cultura a tutti i livelli, dai vertici ai dipendenti. Perché l’obiettivo per cui si fa business diventerà sempre più centrale per il business stesso.