A marzo aumentano i prestiti, in calo tassi di interesse e sofferenze bancarie

Dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia a marzo 2020 i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati dell’1,4% rispetto a un anno fa. Lo rende noto l’Abi nel suo Rapporto mensile, che ne evidenzia l’incremento anche rispetto a febbraio 2020, quando l’aumento è stato dell’0,5%. L’aumento dei prestiti è riconducibile agli effetti delle diverse moratorie attivate a marzo, come le moratorie Abi, quelle previste dal decreto legge n.18 del 17 marzo, e quelle attivate dalle singole banche, ma anche dal maggior utilizzo delle linee di credito. Per quanto riguarda le sofferenze delle banche a febbraio 2020 ammontano a 25,9 miliardi di euro, in calo rispetto a 33,6 miliardi del febbraio 2019.

Dinamica della raccolta da clientela

In Italia i depositi, fra quelli in conto corrente, i certificati di deposito, e i depositi pronti contro termine, a marzo 2020 sono aumentati di oltre 77 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, con una variazione pari a +5,1% su base annuale. La raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, negli ultimi 12 mesi è invece scesa, di circa 12 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -5,0%).  La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni), sempre a marzo 2020, risulta in crescita del +3,7%.

La qualità del credito

Le sofferenze bancarie nette, ovvero al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, a febbraio 2020 sono 25,9 miliardi di euro, in calo rispetto ai 33,6 miliardi di febbraio 2019 (-7,7 miliardi pari a -22,8%), e ai 54,5 miliardi di febbraio 2018 (-28,6 miliardi pari a -52,4%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di circa 63 miliardi (pari a -70,8%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali a febbraio 2020 è invece dell’1,53%. Era 1,95% a febbraio 2019, 3,16% a febbraio 2018 e 4,89% a novembre 2015.

Tassi di interesse su prestiti e raccolta

A marzo 2020 i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento sono su livelli particolarmente bassi. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,22% (1,25% il mese precedente, 5,48% a fine 2007), sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è invece dell’1,40% (1,40% febbraio 2020, 5,72% fine 2007), mentre sul totale dei prestiti è il 2,46% (2,47%, 6,18%). Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, e a marzo 2020 risulta di 189 punti base. In marcato calo dagli oltre 300 punti base precedenti alla crisi finanziaria del 2008.